Astensionismo cosciente o scheda nulla?
Come in prossimità di ogni elezione si è diffusa la credenza che l'astensione, il non voto, venga conteggiato, per un arcano meccanismo legislativo, a favore della maggioranza.
Nell'attuale legge elettorale non esiste alcun fantomatico meccanismo per cui ciò dovrebbe accadere, ed allo stesso modo non può esistere un meccanismo per cui la scheda nulla o bianca vada contata come preferenza a vantaggio della coalizione di maggioranza. L'unico mezzo che il cittadino ha nelle mani per cambiare la situazione attuale è l'informazione, la divulgazione e condivisione dell'informazione, la conoscenza e lo studio delle leggi a cui ognuno di noi deve attenersi e che sono espressione della nostra volontà, la volontà popolare espressa mediante il voto e tramutatasi in legge mediante la rappresentanza parlamentare. Affinchè queste due scelte di voto abbiano l'effetto desiderato è necessario che siano effettuate da un elettore consapevole, un cittadino conscio del fatto che la democrazia non si esaurisca con il voto, ma che il voto sia un diritto del cittadino ed al contempo un dovere civico.
Per le elezioni politiche, e non per le amministrative, la legge prevede infatti per gli astensionisti, ovvero coloro che non si recano alle urne, l'iscrizione nel casellario giudiziario della menzione - non ha votato-, in virtù di norma caduta in disuso dal 1948. Questa norma ci spiega come lo stato consideri l'astensione un voto a tutti gli effetti, e la consideri una scelta dannosa proprio perchè esprime una forma di dissenso sovversivo rispetto allo status attuale.
Ma cosa accade se la maggiorparte degli aventi diritto non si reca alle urne, e cosa accade se invece la maggioranza dei cittadini vota scheda bianca ?
La differenza tra la scheda nulla/bianca e l'astensione è che con la scheda nulla il cittadino indica di non ritenere vi sia alcuno dei candidati che lo rappresenti e che rappresenti i suoi interessi; con il non voto, invece, il cittadino dichiara di non ritenere legittima l'elezione, dichiara, ad esempio, di non considerare giusto il meccanismo di elezione dei rappresentanti ed il metodo di reclutamento dei candidati. Perchè si può ritenere ingiusto e contrario ai principi della democrazia il metodo di reclutamento dei candidati ? Perchè non si considera democratico il fatto che sia lo stesso rappresentante a decidere il metodo di elezione dei rappresentanti ed i meccanismi di reclutamento dei candidati. Esiste una differenza sostanziale tra la scheda nulla e l'astensione, una distinzione che fa dell'astensione un voto più che utile se non si ritiene legittima la rappresentanza espressa dagli eletti, o il loro metodo di arruolamento. Mentre il voto nullo/scheda bianca influisce sulla percentuale dei votanti a favore della legittimità dell'elezione, l'astensione agisce esattamente nel modo inverso delegittimando gli eletti e le elezioni. Se tra 100 cittadini aventi diritto al voto 70 effettivamente votano, e 40 di quei 70 votano scheda nulla/bianca, l'eletto sarà legittimamente colui che prende il maggior numero di voti tra quei 30 che hanno votato validamente per un candidato. Se invece di quei 100 aventi diritti al voto 70 effettivamente non votano, allora i 30 che andranno a votare non avranno alcuna legittimità ad eleggere un candidato: L'elezione sarà da considerarsi illegittima, e dunque nulla. E se quella minoranza organizzata facesse valere ugualmente, con la forza, quella elezione illegittima, allora il popolo, la maggioranza reale, il 99%, avrebbe diritto a pretendere l'invalidamento dell'elezione. Avrebbe diritto a pretendere che eventualmente siano rivisti i meccanismi di reclutamento dei candidati e di elezione. Il popolo potrebbe pretendere di avere voce in capitolo sulla legge elettorale, potrebbe pretendere una riforma dei partiti politici o persino il loro superamento, perchè, nonostante la legge non gli attribuisca tale onere, non bisogna mai dimenticare che la sovranità risiede nel popolo che la esercita mediante rappresentanti e secondo i meccanismi decisi di comune accordo, ed è il popolo a delegare la propria sovranità allo stato che la esercita mediante rappresentanti acquisendo l'uso monopolistico della coercizione legittima a difesa del diritto comune. La delegazione della rappresentanza mediante deputati al parlamento è una delle possibilità, non l'unica, e se la maggioranza della popolazione decidesse di ritirare totalmente o parzialmente tale delega la sua rivendicazione sarebbe totalmente legittima.