Nel 1991 si svolsero in Algeria le prime elezioni libere dopo decenni di una sanguinaria dittatura militare e furono vinte dal Fis (Fronte islamico di salvezza) a larghissima maggioranza. Allora i militari annullarono le elezioni, con il plauso dell'intero Occidente (che evidentemente non ha atteso l'11 settembre per diventare islamofobico) sostenendo che il Fis avrebbe instaurato un regime totalitario. Per impedire una dittatura del tutto ipotetica (il Fis era composto da varie componenti, in maggioranza moderate) si ribadiva quella precedente. I dirigenti del Fis furono arrestati e il movimento messo fuorilegge. Cosa succede in un Paese dove la volontà della popolazione, democraticamente espressa, viene cancellata in modo brutale? Una guerra civile. E cosi' fu. Gli elementi più decisi del Fis formarono il GIA (Gruppo Islamico Armato) e diedero vita a una guerriglia, ferocemente combattuta da entrambe le parti, costata decine di migliaia di morti, durata anni e che solo negli ultimi tempi si è un po' acquietata. continua a leggere