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Nel crogiolo....

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di tutto un po', secondo la mia modesta opinione, naturalmente


La sfida di Grillo e il pericolo della rivoluzione apparente

Pubblicato da mcc43 su 17 Febbraio 2013, 09:58am

Tags: #M5S, #Grillo, #Italia, #democrazia, #rivoluzioni, #web

La sfida di Grillo e il pericolo della rivoluzione apparente

C'è chi come Berlusconi lo accusa d'essere di estrema sinistra, c'è chi lo bolla come fascista perchè non demonizza CasaPound. Invece di fare le pulci al suo programma, si ripete "Grillo non ha un programma" e, mentre il paese è stufo dei costi della politica, tv e giornali sembrano ignorare gli avenuti rimborsi elettorali restituiti dal M5S. Non potendolo accusare di malversazioni gli si imputa d'essere manovrato da Casaleggio....

Gli altri partiti vanno in tv, Grillo nelle piazze. Vedendo come la contegnosa Torino lo ha accolto il 16 febbraio, si ha la sensazione che politici di professione, e loro porta-idee, stiano da tutt'altra parte e non fra i cittadini.

Sì Grillo riempie le piazze, galvanizza la gente, tuona degli slogan che rispecchiano la rabbia e la delusione che più o meno tutti avvertono, lancia qualche proposta - largamente - condivisibile. Non si occupa di questioni troppo complesse per essere riassunte in parole d'ordine, così da mantenere l'unitarietà del consenso nelle piazze. Grillo è il guerrigliero delle parole contro la tirannia dei burocrati di stato e della casta dei tecnocrati internazionali che Mario Monti impersona tanto bene.


"Grillo è un Trojan" dice un commento al post "Elezioni, una partita truccata", . Il trojan è un programma che ha funzionalità nascoste all'interno di un altro programma utile che l'utente (l'elettore) stesso installa ed esegue, inconsapevolmente lanciando il codice trojan nascosto.

Si ascolterebbe ora meno spesso dire "Basta: voto Grillo!", le piazze sarebbero così piene, i suoi sostenitori sarebbero così verbalmente minacciosi se Napolitano non gli avesse scodellato un avversario perfetto quanto lo è Monti- ricreando annacquata, pertanto inavvertibile e più pericolosa, la scenografia politica delle "rivoluzioni colorate" promosse dalla Fondazione Soros?

Non intendo assolutamente affermare che Grillo sia un agente formato da Soros e che il M5S sia  una pizza-Otpor . Non lo penso, ma so che a volte le malattie ciaggrediscono perchè i virus sono nell'aria, senza che qualcuno volontariamente abbia avuto l'intenzione di infettarci. 
Quanto più grande sarà il successo del Movimento alle prossime elezioni, tanto più dovrà vigilare contro strumentalizzazioni aliene. 

Se i movimenti di piazza nei paesi satelliti dell'Unione Sovietica facevano balenare speranze di democratizzazione e libertà d'iniziativa economica, incastrandoli poi in realtà nella morsa delle istituzioni finanziarie internazionali, con l'Italia , che in questa morsa già si trova, potrebbe esserci la tentazione di un nuovo esperimento.
Un passo avanti con l'apparenza di un progresso (già vedi: Monti) ma in concreto un'ulteriore restringimento del significato della parola democrazia e del ruolo delle nostre Istituzioni sotto la dizione del "cambiamento del modo di pensare".

Il pilastro del grillismo è che l'accesso alla rete sia equivalente alla democrazia reale. Questa è l'apparenza. L'apparentemente utile sotto cui nascostamente, inavvertitamente, funziona un programma che incanala la volontà popolare ad incidere solo localmente e amministrativamente, mentre al paese viene sottratta progressivamente la possibilità di scegliere come posizionarsi nel vasto ambito geopolitico.

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